Controllo Mentale



Dopo il no Irlandese e dopo i fastidi tecnici, non ancora conclusi, causati da un fantomatico disco rigido, la tortuga rientra alla carica sollecitato da questo bel blogghe, è una carica decisamente in ritardo ma non per questo priva di senso; gli strumenti usati sono un paio di pagine di un interessante libro.




Alexander Cockburn, Jeffrey St. Clair*



Agli inizi degli anni 50, la CIA aveva a che fare con le droghe in vari modi, a partire dalle alleanze con i trafficanti di eroina fino ad arrivare alla ricerca ( e relativa applicazione ) su agenti chimici letali o in grado di alterare il comportamento umano.


[...] Al programma segreto di ricerca promosso dalla CIA, che prevedeva lo studio delle tecniche di alterazione del comportamento e controllo della mente venne assegnato il nome in codice di

MK-ULTRA e venne gestito dalla Technical Service Division della CIA, guidata negli anni '50 da Willis Gibbons, un ex dirigente della US Rubber Company.


Nei laboratori e nelle officine della divisione, i ricercatori lavoravano su veleni, congegni progettati per menomare e uccidere, tecniche di tortura e strumenti per portare tali tecniche allo strazio delle vittime; qui vennero anche elaborati attrezzature di sorveglianza e altri mezzi affini per il mercato dello spionaggio.


All'interno della Technical Service, i progetti previsti dall' MK-ULTRA passarono sotto la supervisione della Chemical Division, guidata dal 1951 al 1959 dal dottor Sudney Gottlieb, un ebreo di New York che conseguì il suo dottorato in chimica presso la Clifornia Tech University.


Gottlieb aveva amici potenti all'interno dell'agenzia, in particolare Richard Helms, a quell'epoca vicedirettore responsabile delle operazioni segrete. L'MK-ULTRA venne creato il 13 Aprile 1953, quando il capo della CIA, Allen Dulles, approvò la proposta di Helms di sviluppare l' “uso segreto” di materiali biologici e chimici. Il nome in codice ULTRA potrebbe essere stato un riferimento al periodo in cui Helms e Dulles lavorarono all' OSS, quando ULTRA ( la decodificazione del principale codice tedesco ) rappresentava uno dei maggiori segreti della seconda guerra mondiale.


Lo stesso Gottlieb disse che la creazione dell'MK-ULTRA era stata ispirata dai rapporti relativi a ricerche sul controllo della mente provenienti dall' Unione Sovietica e dalla Cina. Definì la missione

“un'indagine sul modo in cui il comportamento individuale può essere alterato attraverso mezzi segreti”. Fornì tale dichiarazione durante le udienze Kennedy del 1977, per le quali trasmise la sua deposizione a distanza, da un'altra aula.


Nel 1949, la CIA aveva seguito il processo del cardinale cattolito Josef Mindszenty a Budapest, arrivando alla conclusione che la confessione ultima del religioso fosse stata manipolata da una “qualche forza sconosciuta”. Inizialmente, si credeva che Mindszenty fosse stato ipnotizzato, e i funzionari della CIA pensarono di servirsi delle stesse tecniche sulle persone da interrogare.


L'Office of Security della CIA,all'epoca guidato da Sheffield Edwards, sviluppò un progetto legato all'ipnosi chiamato Bluebird, il cui obbiettivo era far si che un individuo compisse “ i nostri ordini contro la sua volontà e persino contro le leggi fondamentali della natura, come l'autodifesa”.


Le prime operazioni di Bluebird furono condotte in Giappone nell'Ottobre 1950 e pare che Richard Helms vi avesse partecipato, in qualità di testimone.A 25 prigionieri di guerra nord-coreani furono somministrati sedativi e stimolanti, in dosi alternate; vennero loro iniettati barbiturici, venne loro permesso di andare a dormire e quindi furono svegliati bruscamente con iniezioni di amfetamine, ipnotizzati e poi interrogati. Questi interrogatori nell'ambito Bluebird continuarono per tutta la guerra di Corea.


[...] Le agenzie militari e di spionaggio degli Stati Uniti si sono dilettate a occuparsi di ricerca sul controllo della mente per più di quarant'anni. Uno dei primi a condurre esperimenti in questo campo fu George H. Estabrooks, uno psicologo ricercatore che insegnò per anni al Colgate Collage, nello stato di New York. Lo psicologo , specializzato nell'uso dell'ipnosi per operazioni di spionaggio, lavorò per conto della Naval Intelligence e in seguito fu consulente di ricercatori della CIA come Martin Orne e Milton Erickson.


Nel 1971 Estabrooks fornì un agghiacciante ritratto della sua carriera in un articolo si Scienze Digest, intitolato “ l'ipnosi diventa maggiorenne”. “ Una delle più affascinanti ma pericolose appliccazioni dell'ipnosi è il suo uso nello spionaggio militare”.


Riferì in minuzioso dettaglio come avesse contribuito a ipnottizzare funzionari dello spionaggio da impiegare in pericolose missioni all'interno del Giappone occupato, descrivendo come attraverso tale tecnica avesse “sigillato” le informazioni all'interno dei soldati inconsapevoli, informazioni che potevano essere recuperate solo da Estabrooks e da altri militari incaricati.


Quindi descrisse il modo in cui lui e alrti medici impiegati dal governo elaborarono tecniche per scindere le personalità, servendosi di una combinazione di ipnosi e droghe. “Il potenziale di tali tecniche per lo spionaggio militare può far perdere la testa” scrisse Estabrooks. In un caso, dichiarò di aver creato una nuova personalità in un “normale” marine: la nuova personalità “ enunciava la dottrina comunista e ci credeva veramente”.


[...] Il progetto Bluebird della CIA, che indagò sull'uso dell'ipnosi e di altre tecniche all'inizio degli anni '50 fu guidato da Morse Allen, un veterano della Naval Inteligence e uno specialista in metodologie di interrogatorio. I criminologi lo venerano come uno dei pioneri nell'uso della macchina della verità.Alla fine, Allen non fu più soddisfatto dell'ipnosi e sviluppo un intersse nei ben più vigorosi ambiti della terapia elettroconvulsiva.


Una delle prime borse di studio concesse a un esterno fu destinata a uno psichiatra che dichiarava di poter usare l'elettroshok per produrre uno stato di completa amnesia o “ di atroce dolore”. Un'altra borsa di studio da 100.000 dollari andò a un neurologo che auspicava l'uso delle lobotomie e di altri tipi di interventi chirurgici al cervello, in quanto strumenti necessari nell'arte dell'interrogatorio.


Entrambe le tecniche sarebbero poi diventate la materia prima delle operazioni condotte da uno dei più infami incaricati nell'ambito dell'MK-ULTRA, il dottor D. Ewen Cameron.


Nel 1952 il nome in codice Bluebird venne cambiato in “Artichoke”. In un rapporto della CIA relativo al progetto si legge che, tra le altre cose, l'Artichoke era stato concepito per verificare la teoria secondo la quale “agli agenti potrebbero essere offerte delle finte versioni dei fatti sotto ipnosi de essi potrebbero non solo impararle perfettamente, ma credere sinceramente che siano vere. Ogni dettaglio potrebbe essere recepito con grande precisione. La convinzione e l'evidente sincerità con cui un individuo può diffendere un falso dato di fatto sotto suggestione post-ipnotica è quasi incredibile”.


[...] I memorandum dell'agenzia dell'epoca contengono numerose lamentele per le difficoltà incontrate a reperire soggetti umani adatti alla ricerca sperimentale. Tali “soggetti umani” vennero citati usando l'accorta espressione “materiale di ricerca unico” All'inizio la CIA faceva sopratutto esperimenti su prigionieri, tossicodipendenti e poveri malati in fase terminale.


Esistono pochi dettagli al riguardo, perchè Helms ordinò la distruzione di tutta la documentazione CIA sui programmi sperimentali, ma gran parte del “materiale di ricerca unico” si materializzò con i detenuti della prigione di Vacaville in California, del penitenziario di stato della Georgia e delle strutture penali dello stato del Tennessee.


C'era un problema , comunque.In questi casi veniva spesso richiesta una minima documentazione per il consenso informato; Per i ricercatori della CIA, ogni tipo di consenso informato era antitetico al compito che si erano prefissati, cioè indurre soggetti inconsapevoli a parlare e a collaborare contro la loro volontà.


Nel 1952 gli scenziati dell'agenzia iniziarono a testare le loro tecniche su quelli che in un memo interno vennero descritti come “individui di dubbia lealtà, agenti sospetti o imbroglioni, soggetti che hanno ben note ragioni per ingannare”.[...]


Un agente sospettato di fare il doppio gioco venne portato in uno dei “luoghi sicuri” della CIA “completamente isolato” nella Germania rurale, “ben lontano dai vicini circostanti”. All'uomo venne detto che sarebbe stato sottoposto a una serie di esami medici e psicologici di routine, che erano una clausola prevista per la sua assunzione.


Secondo un dettagliato resoconto presente nella documentazione Artichoke, l'intera operazione venne condotta al secondo piano, in modo da non destare la curiosità del “personale che si occupava della casa e del distaccamento di sicurezza”.


La seduta venne registrata con “uno speciale strumento che era facilmante occultabile” e fu monitorata della divisione medica della CIA e dagli investigatori della sezione di controspionaggio di Angleton. Il soggetto venne portato al rifugio alle 22.30 circa e gi venne fatta un'intervista informale che durò più o meno un'ora, quindi gli venne offerto un bicchiere di whisky che era stato corretto con Nembutal.


Durante i tre giorni successivi, il soggetto subì un intenso interrogatorio, mentre i medici della CIA gli somministravano “infusioni endovenose” di allucinogeni e lo sottoponevano a ipnosi; l'individuo in questione venne anche attaccato a una macchina della verità.


Gli scienziati dell'Artichoke giudicarono l'interrogatorio “proficuo e riuscito”; sottolinearono che lo stato di suggestione post-ipnotica aveva lasciato il soggetto “ completamente confuso”, con un “grave mal di testa” e un ricordo “ vago e lacunoso” dell'interrogatorio............


Fine prima parte.


* Alexander Cockburn, Jeffrey St. Clair – Il libro nero della polvere bianca – Nuovi Mondi Media


1 commento:

Al ha detto...

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