
"Un tempo ero giovane cane,
senza fune nè pane,
ora ho la pancia piena,
son diventato un cane da catena"
senza fune nè pane,
ora ho la pancia piena,
son diventato un cane da catena"
da: Quelli dalle labbra bianche - Francesco Masala
al nord corrisponde il "palazzo d'inverno" dal quale appare poco a poco la costellazione della tartaruga. si tratta di una tartaruga-serpente chiamato "guerriero ombra" a causa del suo carapace che sembra un'armatura.
4 commenti:
È così, nell'attesa che Qualcuno tiri la catena
e buonanotte al secchio.
Vedo con piacere che la tortuga si è data assai da fare in questi giorni .-)
L'agliuto:
Di qualsiasi catena si tratti l'immagine che viene fuori non è propriamente piacevole...
Santaruina:
Eh già, credo che sia più che altro il troppo sole preso...:-)
Bentornato.
Caro Tostoino,
l'immagine non è piacevole, ma - parlando con rispetto - è liberatoria. Del resto, sant'Agostino annota che "nasciamo tra le feci e l'orina" e il Belli, più greve, rincara la dose come segue.
"Si l'omo piscia dritto e 'n se 'a fa' addosso,
passati nove mesi,
su' moje cacherà stronzi co' l'osso".
Scusa il turpiloquio.
Ciao. Dostoeskino
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