La scuola digitale


Per una scuola più efficiente, moderna, formativa e pronta alle sfide del futuro... e per "marciare a tappe forzate per colmare il grado di ritardo che abbiamo trovato nell'istruzione pubblica"

Da Puntoinformatico:

La Scuola italiana si butta sulle lavagne touch



Il Governo ci crede, il premier Silvio Berlusconi è ufficialmente tornato a parlare delle 3 "i" a suo dire affossate dalla sinistra. Ora non c'è più tempo da perdere, ha spiegato, e per la scuola digitale occorre procedere "a tappe forzate" per "colmare il ritardo". Su quali siano le tecnologie di svolta in questa prima fase del rilancio si è dilungata invece il ministro all'Istruzione Mariastella Gelmini, che ha spiegato come dai primi di novembre inizieranno le consegne in tutta Italia di 10mila lavagne interattive multimediali. Dispositivi che saranno indirizzati in questa prima fase alle scuole medie. Si tratta, ha spiegato il Ministro, solo di un primo intervento, dell'inizio di una distribuzione a pioggia nelle classi, tanto che entro la fine del 2009 il Governo prevede di riuscire a piazzare le lavagne in almeno il 40 per cento delle scuole. Ai 20 milioni di euro spesi per l'avvio del progetto, l'anno prossimo se ne aggiungeranno altri 10, "per mettere a disposizione di altre scuole - ha dichiarato Gerlmini - questa nuova modalità di apprendimento". Va detto che le lavagne note come "LIM" , non sono certo una invenzione dell'ultimo minuto: ormai da qualche anno queste lavagne, caratterizzate da uno schermo touch, vanno diffondendosi nelle scuole. Lo schermo è collegato a laptop, videoproiettore e casse, il che consente di aumentare il tasso di interattività di molte diverse tipologie di corsi. In particolare alunni ed insegnanti, questo il proposito del Governo e questo quanto è emerso dalle sperimentazioni che si sono fin qui tenute a livello regionale nell'uso delle LIM, possono facilmente adottare il nuovo supporto al di fuori delle lezioni di informatica, dove spesso è confinato l'uso di queste tecnologie. Documenti di ogni genere, dai disegni ai testi, possono essere richiamati ed "utilizzati" sulle lavagne, sia dal docente che dai ragazzi. Per utilizzare al meglio questi strumenti, evidentemente, i docenti devono essere formati, da qui il coinvolgimento dell'Agenzia nazionale per lo sviluppo dell'autonomia scolastica, che avrà il compito di raccordarsi con almeno 24mila insegnanti, con i quali si individueranno nuove formule didattiche che sfruttino al meglio le nuove possibilità.

Continua

Bando di gara

Lavagne

4 commenti:

Santaruina ha detto...

Tutto questo è molto cool

Che nessuno osi più dire che la nostra scuola non è al passo coi tempi, ecco.

Vabbè...

tortuga ha detto...

Appunto

Un nuovo tipo di apprendimento si profila all'orizzonte, perchè bisogna:

"cambiare radicalmente
l’esperienza di insegnamento e apprendimento per i nostri
bambini, incoraggiare maggiore partecipazione anche
dall’alunno più restio."
(www.sigmavision.it/ita/pdf/depliant%20Promethean%204%20pag..pdf)

Gli scansafatiche sono avvisati.

L'agliuto ha detto...

Ed io che pensavo alla digitazione (a non parlare della variante "turbo", ossia la prestidigitazione) come a qualcosa da farsi in solitudine, di nascosto e non senza vergogna. I napoletani dicono che chi la pratica non cresce più, insomma resta un po' nano, perciò la chiamano 'o nanismo.

tortuga ha detto...

Ciao L'Agliuto,

Può anche essere che sia quello, daltronde queste notizie sono sempre un pò ambigue... :-)