Parole/2




Ti dò la mia parola. Qualcosa più del nulla

Come i re di denaro,politica e guerra parlano la lingua biforcuta del sucesso


Eduardo galeano


1 la parola e il crimine


Nel 1995 la american psychiatric association pubblico un rapporto sulla patologia criminale. Qual è, secondo gli esperti, il tratto più tipico dei delinquenti comuni? La propensione alla menzogna. Così, volendo fare il ritratto del tipico malavitoso, gli psichiatri nordamericani disegnarono l’identikit degli uomini più potenti del mondo.

In un altro rapporto, pubblicato mezzo secolo prima, la stessa associazione di psichiatri aveva diagnosticato che i

delinquenti comuni mostravano "un’incapacità cronica ad imparare dall’esperienza". Adesso, è sotto gli occhi di tutti: i ladri di galline e gli accoltellatori di periferia imparano dall’esperienza di sucesso dei re del denaro, della politica e della guerra. Lassù, sulle cime, la propensione alla menzogna "è una tradizione millenaria e un’abitudine quotidiana". E dal vertice della società si irradia questa lezione universale: chi non mente, è fottuto.


2 la parola e la guerra


Per un paradosso del progresso tecnologico, ogni giorno che passa siamo più informati e più manipolati. Dopo le due

guerre contro l’iraq,che continua a subire le bombe, è stata la volta della Yugoslavia: un’altra spinta alla macchina che vende armi e finge prestiti.

Per scaricare il suo diluvio di missili sulla Yugoslavia, il dispotismo militare si inventò una "missione umanitaria".

L’anima sensibile delle potenze occidentali non poteva sopportare la "pulizia etnica" di milosevic contro gli albanesi del kosovo. La missione umanitaria utilizzo tra l’altro, elicotteri chiamati apaches e missili chiamati tomahawk. Apaches e tomahawk: due parole che hanno qualcosa a che vedere con la pulizia etnica, accaduta giustamente nel paese che annientò i suoi indigeni prima di mettersi a redimere il mondo.

Di fronte all’indifferenza o all’applauso di quasi tutta l’opinione pubblica internazionale, gli stati uniti e i loro alleati hanno appena celebrato un autodafé che ha dato alle fiamme al carta delle nazioni unite, la carta della fondazione di Vienna e gli accordi di Helsinki. Le grandi potenze dell’occidente avevano mentito firmando, con la mano, tutto quello che poi hanno cancellato con un colpo di mano.

Lo scrittore nordamericano john reed scrisse nel 1917: " le guerre crocifiggono la verità".


3 la parola e i banchieri


Quel john reed, lo scrittore era amico di pancho villa. Ottant’anni dopo, un altro john reed è l’amministratore delegato della citybank, e la citybank è amica di raùl salinas, il vorace fratello di chiunque fosse, fino a poco tempo fa, presidente del messico.

abbiamo la visione di Gargantua dice john reed, quello di adesso aspiriamo ad avere milioni di clienti. Un miliardi di amici”. Per queste faccende dell’amicizia, la citybank fece sparire cento milioni di dollari di raùl salinas,che provenivano dal traffico di droga.

Oggigiorno, la scomparsa di persone è una specialità militare, e i banchieri si occupano della scomparsa del denaro.

Nel numero 14 di dicembre ’98, la rivista time pubblico le conclusioni del congresso degli stati

uniti, che fece indagini su questa faccenda: la citybank organizzò il viaggio di cento milioni di narcodollari attraverso

cinque paesi, e aiutò don raùl a inventare imprese fantasma e nomi di fantasia, fino a che rimase in pista.

Secondo la rivista time, è improbabile che il management della citybank possa essere processato, perché la banca

sostiene che ignorava che il suo cliente potesse essere coinvolto inattività criminali”.

La citybank affermava inoltre che questo errore non autorizza a disconoscere i nostri sforzi nella lotta contro il riciclaggio del denaro sporco”. questo apostolato di onestà occupa il terzo posto nel novero delle banche private più potenti del mondo. Ovvero: la citybank è uno dei membri selezionati del governo planetario, che decide tutto, persino la frequenza delle piogge, nei paesi debitori


4 la parola e gli aiuti


Disgrazie della parola, impunità di coloro che la soffocano: il potere predica con l’esempio. Il potere non fa mai quello che dice, né dice quello che fa, né mantiene ciò che promette.

Nel 1974, i paesi avanzati s’impegnarono a destinare lo 0,7 % del loro prodotto interno lordo in aiuti ai cosidetti

paesi in via di sviluppo”, il che veniva ad essere una specie di minima compensazione di tutto ciò che gli tolgono.

Oggi un giuramento, domani un tradimento, come dice il tango: nel 1997 gli aiuti arrivarono allo 0,2%.

In quell’anno, la differenza fra le parole i fatti fu di 120 miliardi di dollari.

Secondo l’economista spagnolo Manuel Iglesia-Caruncho, la differenza fra quanto promesso e quanto dato, assommando solo gli ultimi dodici anni, sarebbe sufficiente per pagare tutto il debito estero del cosiddetto terzo mondo.


5 la parola e la pubblicità


Al giorno d’oggi, la pubblicità ha in custodia il dizionario del linguaggio universale. Se lei, la pubblicità, fosse pinocchio, il suo naso girerebbe intorno al mondo diverse volte.

cerchi la verità?”: la verità è nella birra heineken. ”lei deve apprezzare l’autenticità in tutte le sue forme”:

l’autenticità si trova nel fumo delle sigarette winston. Le scarpe sportive converse sono "solidali" e la nuova macchina fotografica canon si chiama ribelle”: “affinchè lei mostri ciò di cui è capace”.

Nel nuovo universo informatico, l’impresa oracle proclama la rivoluzione: “la rivoluzione è il nostro destino”. Microsoft invita all’eroismo: “possiamo essere eroi”. Apple propone la libertà: “pensi in modo diverso”.

Mangiando hamburger burger king, lei può manifestare il suo non conformismo: “a volte bisogna rompere le regole”.

La risposta è nelle carte di credito diner’s: “la risposta giusta in qualsiasi lingua”.

Le carte di credito visa affermano la personalità: ”io posso”. Le automobili rover permettono che lei esprima la sua potenza”, e l’impresa ford vorrebbe che la sua vita fosse fatta così benecome il suo ultimo modello. Non c’è amica

migliore della natura della compagnia petrolifera shell: “la nostra priorità è la protezione dell’ambiente”. I profumi

givenchy offronoeternità”; chi non sa che la scintilla della vitaaccende chi beve coca-cola? Se lei vuole

conoscere, fotocopie xerox, “per condividere il sapere”. per ogni evegnenza, deodoranti gillette: “perché tu ti senta

sicuro”.


6 la parola e la storia


Nel 1532 il conquistatore pizarro imprigionò l’inca atahualpa a cajamarca. Pizarro gli promise la libertà, se l’inca avesse riempito d’oro una grande stanza. L’oro arrivò, dai quattro punti cardinali dell’impero, e copri la stanza fino al soffitto.

Pizarro ordinò di uccidere il prigioniero.

Da allora, da quando le prime caravelle comparvero all’orizzonte, fino ai giorni nostri, la storia delle americhe è una storia di tradimento della parola: promesse non mantenute, patti rinnegati, documenti firmati e dimenticati, inganni,

imboscate.” ti do la mia parolasi continua a dire, ma pochi sono coloro che danno con la parola qualcosa più del

nulla.

Non bisognerà forse imparare, come in tante altre cose, dai perdenti? I primi abitanti delle americhe sconfitti dalla

polvere da sparo, dai virus e dai batteri e anche dalla menzogna, condividevano la certezza che la parola fosse sacra, e molti dei sopravissuti continuano a crederci: “dicono che noi non abbiamo grandi monumenti dice un indigeno

mapuche, nel sud del Cile -. Per noi la parola continua ad essere il grande monumento”.

Nella lingua guarnì, ne’e significa animae anche parola”: “la parola vale dice un indigeno avà-guaranì, in

Paraguay perché è la nostra anima. Non abbiamo bisogno di su un foglio di carta, affinché ci credano”.

Le culture americane più americane di tutte furono squalificate, da sconfitte, come ignoranti. Perlopiù non avevano scrittura. L’illiade e l’odissea, le opere fondamentali di quella che chiamano cultura occidentale, erano anch’esse state create per una società senza scrittura, e le loro parole volano ogni giorno sempre più in alto. Orale o scritta la parola può essere strumento di potere o ponte d’incontro.

La squalifica aveva, e ha ancora, un’altra ragione più concreta, siamo allenati ad ascoltare e ripetere le voci del sucesso.


Per parlare delle voci del sucesso, vale la pena di menzionare l’importanza che la parola, una sola parola, ha avuto nel corso del recente processo contro i militari che perpetrarono la strage contro la comunità indigena di Xamàn in

Guatemala. La carneficina ebbe luogo nel 1995, già nel periodo che chiamano democratico, e c’erano un mucchio di prove che incriminavo gli assassini; ma la faccenda rimase lettera morta.


La segretaria che trascrisse l’atto processuale aveva commesso un errore di ortografia nella qualificazione penale: scrisse “esecusione exstragiudiziale”. Gli avvocati dell’esercito sostennero che quel delitto, scritto cosi, “esecusione”, non esiste. Il magistrato protestò: fu minacciato di morte, e andò in esilio.


Non è che siamo la naturale (o artificiale ) cassa di risonanza di individui sociopatici?


2 commenti:

L'agliuto ha detto...

Nel 1974, i paesi avanzati s’impegnarono a destinare lo 0,7 % del loro prodotto interno lordo in aiuti ai cosiddetti “paesi in via di sviluppo".

Ma la roba avanzata non è da buttare, se si è ricchi? Certo, se si è poveri ed inviluppati [nella rete dei paesi ricchi], i paesi avanzati possono far gola. E se fossero andati a male, i paesi avanzati? Mi sa che lo sviluppo è solo avvelenamento.
I più scalcagnati, però, sono persone come te, me e tanti altri. Apparteniamo ai paesi avanzati, rimpiangiamo i paesi inviluppati e non siamo di casa né nei primi, né nei secondi. Poi dici che uno è costretto a credere in Dio, che t'ha fatto nascere qui ed ora per Suoi imperscrutabili motivi. Fiat voluntas Sua, dice il fatalismo dei paesi inviluppati.
E se fossimo sociopatici pure noi? Se la società è quella che ci circonda ...

tortuga ha detto...

Se continuamo a ripetere la voce dei folli, diveniamo folli pure noi, il paese folle, la nazione folle, il mondo folle. I cosidetti paesi sotto sviluppati, frase coniata dai folli sviluppati, non stanno forse inseguendo lo sviluppo dei folli? è possibile non essere toccati da tutta questa follia?

Dici bene, non abbiamo casa, e io sento che anche il mio camper ha qualcosa che non funziona, questo girovagare l'ha usurato, e nessuna piazzola di sosta pare aver piacere di farmi sostare, nè io mi sento attratto.